...considerati i risultati avuti con il chiacchiericcio, sono certo che Sorrentino s'è impegnato a fare con Youth un'impeccabile cacàta :)
E ringrazia con l'inchino, e campa di rendita.
Evviva! :)
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Per la cronaca e per dire di quello che sfugge (la bellezza): visto da poco Anime Nere. Grandissimo film...altro che Bellezze, altro che Gomorre.
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E parliamo di Youth :)
Io, però, una premessa devo farla, per garantirmi un minimo di credibilità:
Seguo Sorrentino dagli esordi, da quando non era il Sorrentino delle grandi passerelle, da quando al cinema andavamo a vederlo in dieci sul serio.
Ho amato i suoi primi lavori, e fino a Le conseguenze dell’amore ho quasi gridato al miracolo (per me resta indiscutibilmente il suo capolavoro).
Da Il Divo si cono cominciati a vedere certi ammiccamenti e furbetterie un po’ troppo compiaciute, ma va bene, quello resta un grande film.
Poi lo sbraco totale con This Must Be The Place, quello che reputo semplicemente un film ridicolo, senza appello.
Un film da ‘burino arricchito’, da chi ha fatto qualche soldino e stretto un paio d’amicizie importanti (David Byrne a fare il David Byrne senza un perché, tipo) e torna in paese a farsi vedere al bar della piazza col Mercedes e le scarpe smaltate. Un film che è un patchwork di banalità e sentimentalismo d’accatto degni di una Generazione X fuori tempo massimo su tutto. Un ‘famolo strano’ che risulta tristemente ordinario e già visto pure da mi’ madre. Fintamente calcato a sopperire un vuoto di scrittura e di idee imbarazzante. Un film da silenzio da ascensore :)
Poi, con La Grande Bellezza ho semplicemente riso fino alle lacrime, con una punta d’amaro, perché nell’uomo regista ci credevo ancora, ostinatamente.
Ma è andata così, pazienza.
Poi Youth.
Ecco, vedi…il cinema di Sorrentino è caratterizzato, prima ancora che da un estetismo finalizzato alla sclerotizzazione di singoli frame, da un vuoto di contenuti imbarazzante: Sorrentino, semplicemente, non ha niente da dire ma tenta di dirlo meglio che può (sta al cinema come Baricco sta alla letteratura). Purtroppo per lui, il meglio che può è una scrittura che è un susseguirsi di retorica da Baci Perugina, da Biscottini della fortuna. Ogni personaggio dispensa saggezza sussidiaria senza soluzione di continuità e senza una reale funzione ‘narrativa’ (Fellini sapeva farlo, Fellini poteva farlo, Sorrentino è un ‘imitatore di voci bernhardiano :). Il vecchio è ‘saggio’ quanto la ragazzina di otto anni e quanto l'ascetica massaggiatrice puberale con superpotere odontotecnico. Ogni dialogo è un monologo a circuito chiuso che non conosce contraddittorio. Tutto vive attraverso aforismi degni di un Oscar Wilde d’accatto, che non costruiscono niente. Ogni passaggio è deliziosamente prevedibile (“Non mi freghi, so che non puoi levitare”, e nel momento esatto in cui il personaggio interpretato da Caine pronuncia la battuta, sai che il monaco leviterà, e sai anche in quale esatto frame del film avverrà. Tutto è disgraziatamente ‘telefonato’ :); il suo non è un cinema ‘oggettivo’ e questo è il suo pregio salvatutto: gli argomenti che lo deprezzano sono gli stessi che lo esaltano, e, in poche parole: o piace, o non piace, senza un perché ragionevolmente indiscutibile. E’ un cinema per ‘bambini che immaginano di vivere le emozioni dei grandi’ (e spero suoni sinceramente come un complimento) :)
Ho visto il film perché ho visto tutti i suoi film (al cinema, tutti!) e questa volta non ho dato una lira a Sorrentino perché ho la fortuna di conoscere (benissimo) il direttore del mio multisala di fiducia ahahahah :)
Detto tutto ciò, Youth non m’è ‘totalmente’ dispiaciuto, anzi.
Ha il non poco rilevante pregio di risultare meno ‘fastidioso’ dei precedenti due (continua a mancare tutto, eh…non racconta assolutamente nulla e persevera con le ossessioni ormai patologiche per certi macchiettismi felliniani del tutto regalati…8 ½ continua ad essere omaggiato con piglio fanatico e goffo, Birdman di Inarritu è quasi plagiato nel rapporto padre-figlia e nel finale con Keitel protagonista. Ma Maradona fa rìde e Miss universo fa sangue quanto basta :) e vive di almeno una manciata di flash veramente notevoli (su tutti la chiusa dell’alpinista con la figlia di Caine).
E le musiche, almeno quelle, non le sbaglia mai!
Devo dirlo, Sorrentino mi fa una Grande tenerezza bella :)
Bene, ho detto le mie due blande cosette su Youth.
Ora il problema serio è che questo week end non ho visto solo questo film, ho visto anche Mad Max :)
Un film ‘inverosimile’ (Mad Max) versus un film ‘innaturale’ (Youth) :)
Mad Max è un capolavoro assoluto, un’esaltazione dell’occhio, il motivo per cui, pagare il biglietto d’ingresso, è ripagato col avanzo di mille.
Un film con le palle ortogonali dove tutto funziona alla perfezione nell’economia di uno scopo preciso: l’intrattenimento.
Potrebbe essere definito un action road movie (il primo che pensa anche da lontano al termine ‘americanata’ – che non significa più nulla! – che un fulmine lo fulmini) animato da un’unica azione senza pausa per quasi due ore. E in mezzo c’è addirittura la storia! E una delle figure femminili più potenti degli ultimi vent’anni di cinema!
A proposito di figure femminili, il film mi ha ricordato certe cose di Russ Meyer (o la Cin City milleriana…o La città delle donne, per tornare a Fellini), con meno provocazione a base di sesso maggiorato e più 'femminismo' per nulla talebano.
A latere: il montaggio è semplicemente straordinario, così, perchè se i dettagli contano...
Se dovessi consigliare ad un/a amico/a cosa andare a vedere domani non avrei nessunissimo dubbio :)