L'atteggiamento di chi di fronte a un genere di film (peraltro di successo) si volta dall'altra parte e si tura il naso disgustato, ovvero l'atteggiamento di tutta la critica cinematografica italiana, non lo sopporto.
Questo non vuol dire che tutta la commedia sexy all'italiana sia da rivalutare, ovviamente, ma che si può apprezzare sia Antonioni che Lucio Fulci, e non c'è un gran contraddittorio in questo. Vuol dire che il cinema di qualità non deve per forza essere destinato a pochi, come invece pretende di essere il cinema d'autore, e che si possono veicolare forti messaggi senza per questo perdere pubblico.
Tarantino questo l'ha capito, forse è stato il primo di tutti a metterlo in pratica con grande maestria, mentre il cinema italiano di genere era più ingenuo e inconsapevole (oltre che qualitativamente nemmeno paragonabile). E' anche grazie a lui che oggi abbiamo film divertenti e intelligenti come Cabin in the woods.
Ma tornando sulla tua domanda, purtroppo nei cinepanettoni c'è poco da salvare. Gli unici che sembrano avere un desiderio autoriale sono i Vanzina, i figli di Steno, che focalizzano nella "vacanza" un micromondo in cui le regole saltano, in cui il povero può fingere di essere ciò che non è, può fare il signore e andare a letto con la bellona di turno, anche se poi è destinato a tornare alla sua vita di tutti i giorni.
C'è una meravigliosa vena malinconica nel primo Vacanze di Natale, come anche (e soprattutto) in Sapore di Mare.
Dopo di loro, c'è la rovina più totale, la distruzione perpetrata da incapaci come Oldoini e Parenti, film che falliscono totalmente nel loro scopo primario, far ridere, e successivamente anche nel loro scopo secondario, mostrare un po' di tette.
I film anni '70 almeno cercavano di osare, Di Leo sbatté in faccia al pubblico il fallimento degli ideali di amore libero con una tragedia travestita da commedia sexy come Avere vent'anni, che era bruttino, eh, ma almeno aveva idee. Il ripetersi stanco di un cliché accadeva anche negli anni '70, ma i film che lo facevano non sono stati ricordati.
No, non credo che i film di Parenti verranno mai recuperati. Speranze ne intravedo invece per alcuni Vanzina.
PS
Essenziale sull'argomento lo speciale del blog secondavisione, che ha avuto l'ardire di recensire seriamente tutti i cinepanettoni.
http://secondavisione.wordpress.com/category/speciale-cinepanettoni/
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Ho letto le altre risposte dopo avere scritto la mia e ho visto qualche titolo citato.
Il merlo maschio è effettivamente un ottimo film.
Un altro capolavoro della commedia è Fantozzi (i primi due, almeno)
Vorrei vedere anche "Quando c'era Lui, caro lei!" da cui mi aspetto parecchio tutto sommato.
E per tornare su Buzzanca, "All'onorevole piacciono le donne", nonostante sia stato censurato per renderlo più scollacciato e tagliare i riferimento alla DC e al senatore a vita cocainomane Colombo, resta un formidabile atto d'accusa.
Quel gran pezzo dell'Ubalda invece è iconico solo per il titolo, il film è pessimo.
Su Attila non mi esprimo perché l'ho visto da bambino, ricordo ancora delle battute a memoria, ma questo non credo lo renda un gran film.
Mi meraviglia invece che nessuno di voi citi quei film che sono stati maggiormente riscoperti, ovvero il western all'italiana (non solo Leone, ma anche Fulci o Corbucci!) e soprattutto il poliziottesco e il solito Di Leo.
Su quest'ultimo genere avevo scritto qualcosa anni fa sul mio vecchio blog. Te lo linko:
http://lependu.livejournal.com/25323.html
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Stu, ti chiedi chi osi oggi parlare male di Totò? Lo faceva Totò stesso:
"Sono ormai all'età in cui si tirano le somme, e non ho fatto nulla. Sarei potuto diventare un grande attore, e invece, sui cento film e più che ho girato, ve ne sono degni non più di cinque, sei al massimo, il resto è tutto da buttar via."
(E in effetti aveva ragione: lui è stato un grandissimo attore, ma quanti film dimmerda, signoramia!)