Domanda:
Monografie cinematografiche: quale attore o regista proporreste al grande pubblico?
sasha6961
2013-08-20 10:01:05 UTC
In una piccola personale retrospettiva su un grande autore, più o meno conosciuto, o dell'interprete che ha una connotazione divistica.
Facendo possibilmente una carrellata indietro nel tempo, al cinema in Bianco e Nero o addirittura al muto. O anche una possibile "accoppiata cinematografica", un regista con il/la suo/a attore/attrice prediletto/a.

Personalmente punterei su Michelangelo Antonioni e Monica Vitti nella Trilogia esistenziale: L' avventura (1969), La notte (1961) e L' eclisse (1962) a cui aggiungerei d' obbligo Il deserto rosso (1964) per affinità.

Buon cinema a tutti.
Sette risposte:
あなたはほこりです
2013-08-20 23:26:00 UTC
Io proporrei una retrospettiva tutt'altro che piccola sul regista Alfred Hitchcock e l'affascinante attore James Stewart. Partendo da "Nodo alla gola" (1948), passerei poi a "La finestra sul cortile" (1954), "L'uomo che sapeva troppo" (1956), finendo poi col capolavoro "Vertigo" (1958).



Non ho mai fatto mistero della mia passione per James Stewart, un attore di talento e classe che ho conosciuto grazie ai film di Frank Capra, e ho apprezzato moltissimo le sue collaborazioni col maestro bel brivido Hitchcock, regista che ha sfornato opere abbaglianti e ricche.



Avendolo citato, non mi dispiacerebbe nemmeno una retrospettiva su Frank Capra, affiancando sempre la grande figura di Stewart, approfondendo pellicole come "L'eterna illusione" (1938), "Mr. Smith va a Washington" (1939) e la splendida favola "La vita è meravigliosa" (1946).



Frank Capra è uno di quei registi che coi suoi film ti scaldano il cuore. Pellicole come "Accadde una notte" ed "E' arrivata la felicità" sono dei veri e propri gioiellini della cinematografia mondiale.

Si parla dell'epoca d'oro di Hollywood, i fantastici anni trenta e quaranta, film che commuovevano e divertivano il grande pubblico, non sfociando mai nella banalità.

Frank Capra ha fortificato e dato splendore a talenti come Stewart, Gary Cooper ("Arriva John Doe"), Jean Arthur ("E' arrivata la felicità") e Barbara Stanwyck ("Femmine di lusso").



Non è questione di essere legati al passato disprezzando il cinema del presente, semplicemente è dal cinema degli anni indietro che moltissimi registi d'oggi traggono ispirazione.

Il cinema di Hitchcock, di Frank Capra, di Buster Keaton, di Rainer Werner Fassbinder, di Charlie Chaplin, di Richard Brooks, di Sam Peckinpah, di Federico Fellini e di molti altri ancora, sono le fondamenta del cinema contemporaneo.



Ciao sasha, è sempre bello rispondere alle tue domande :)
Violet
2013-08-21 06:12:39 UTC
Proporrei la monografia di un uomo che ha veramente amato il cinema, come regista ma soprattutto come cinefilo: questo traspare in tutti i suoi film e nei particolari quasi "feticisti" sparsi qua e là nelle pellicole, che non sfuggono ad un attento osservatore.

Sto parlando di Alfred Hitchcock, spesso snobbato dalle nuove generazioni perché appartenente a quel mondo del Bianco e Nero privo di effetti speciali da blockbuster e di azione sfrenata; il suo thriller colpisce la psicologia dello spettatore, prima ancora della vista.

Ed è uno dei primi ad introdurre nel cinema dei "colpi di scena" degni di questo nome.



In Grace Kelly trova la sua attrice-feticcio, ancor più che in Tippy Hedren.

Nei film che realizzarono insieme, è come se le inquadrature trasmettessero questa "venerazione" di Hitchock verso la Kelly, che secondo me rappresentava per lui l'ideale di attrice protagonista dei suoi film.



Quindi alla fine vado di:



Il delitto perfetto (1954)

La finestra sul cortile (1954)

Caccia al ladro (1955)



Ciao :)
MissAnderssonReloaded
2013-08-21 08:00:11 UTC
Punterei senz'altro su Ingmar Bergman; in particolare, mi piacerebbe proiettare due piccole trilogie. Da una parte, i suoi film cult (che parola detestabile), dall'altra i film che si distaccano dalla sua tipica cifra introspettiva e che si possono considerare dei divertissement di eccezionale arguzia e qualità.



Per i film "atipici" proporrei:



-L'Occhio del Diavolo (1960): è un film semplicemente delizioso, che consiglio a tutti. Belzebù è infastidito dalla decisione di una ragazza, interpretata dalla divina Bibi Andersson, di arrivare vergine al matrimonio; decide quindi di rispedire sulla terra nientemeno che Don Giovanni, il quale, in cambio di uno sconto sulla pena, avrà il compito di sedurre la ragazza. Inutile dire che la sua missione sarà un fallimento: addirittura, finirà per innamorarsi della fanciulla. Spassosa la scena finale, con Belzebù che assieme al Diavolo Orecchione (dotato appunto di udito finissimo) origlia il dialogo fra i due neo sposi dopo la prima notte di nozze. Da non perdere.



-Donne in attesa (1952): è un aperto omaggio di Bergman alla sensibilità femminile. Quattro donne, ospiti nella stessa casa, sono in attesa dei rispettivi compagni. Ingannano il tempo riferendosi le rispettive situazioni di coppia: nessuna di esse vive la vita coniugale che le altre si immaginano vedendola dall'esterno. Dissapori, tradimenti, tentativi di suicidio, tutto viene narrato con leggerezza e toni molto diversi da quelli che utilizza di solito Bergman. Una bella commedia femminile.



-A proposito di tutte queste signore (1963): un famoso musicista morto, e sette "vedove" che si fanno la guerra tra di loro. Trattasi di morte naturale, o una di loro è colpevole di averlo ucciso, a causa degli innumerevoli tradimenti? Anche questa è una commedia piena di spirito, ricca di situazioni molto "francesi" e briose.



....e poi, per l'altro filone, proietterei tre dei suoi capolavori immortali: Il Settimo Sigillo, Il posto delle Fragole, Scene da un Matrimonio. E su questi credo non occorrano specifiche e dettagli!



Buona giornata a tutti e ben trovato, sasha!
Bm_DNA
2013-08-22 07:36:51 UTC
Io punterei su Humphrey Bogart partendo da "Strada Sbarrata" passando per "Una Pallottola Per Roy", "Il Mistero Del Falco" , "Casablanca" (che ne ha imposto la figura sul panorama cinematografico, il duro dal cuore tenero), "Il Diritto Di Uccidere", "Il Grande Sonno" (il detective con cappello, trench-impermeabile e sigaretta che si consuma ai lati della bocca), "Il Tesoro Della Sierra Madre", "La Regina D'Africa", "Sabrina" (giusto perché Bogart era molto di più del gangster e del detective) fino ad arrivare agli ultimi film "L'Ammutinamento Del Caine" e "Il Colosso D'Argilla.

E con Bogart ricorderei poi uno dei grandi registi dell'epoca John Huston.
?
2013-08-21 08:41:34 UTC
Jeanne Moreau- Truffaut



Jean Seberg- J L Godard
?
2013-08-20 17:13:17 UTC
F. W. Murnau ed E. Jannings. Uno tra i più grandi registi di ogni tempo,ed uno tra i più grandi attori di sempre. Film come Faust, Tartufo e L'Ultima Risata sono irripetibili,e verranno ricordati per sempre dai veri appassionati di Cinema. Finalmente una domanda particolare,unica,sul Cinema,i miei complimenti.



Buon Cinema a te,e buona serata.



S.
anonymous
2013-08-21 14:03:01 UTC
qualcuno che mi aiuti qui : https://answersrip.com/question/index?qid=20130821031053AAviK7w


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