Il cinema italiano, come è già stato più volte ribadito, è diventato, oggi, un prodotto più consono alla programmazione televisiva, che alle proprie sale cinematografiche nazionali ed estere. Si tratta, indubbiamente, di un cinema che almeno in parte appare, come dire, privo di mordente, un po’ anonimo e del tutto slegato dalla grande e storica tradizione del grande cinema italiano d’autore che a partire dal secondo dopoguerra si affermò in tutto il mondo, influenzando e ispirando le opere dei maggiori cineasti di quell'epoca. Il problema di questa crisi, principalmente, è dovuto a due ragioni fondamentali: alla volontà cinematografica del pubblico e alla visione del cinema come un mezzo economico-commerciale, e non come una magia e un'arte visiva. Premesso questo, si può ben affermare che non mancano le idee, i registi dall'ottima stoffa registica e gli attori di buon calibro, ma in questi anni sono pochi i film di grande spessore. Gli anni Sessanta e Settanta, in Italia, infatti, sono stati l'era del Cinema Denuncia, con pellicole dal grande ardore stilistico come "Sacco & Vanzetti" di Giuliano Montaldo, "A Ciascuno il Suo" di Elio Petri, e "Il Giorno della Civetta" di Damiano Damiani. Già dagli anni Ottanta, poi, si è incominciato a sentire questo affiatamento cinematografico, superato con pellicole di grande prestigio artistico e culturale come "Nuovo Cinema Paradiso" di Giuseppe Tornatore, "L'ultimo Imperatore" di Bernardo Bertolucci, e "State Buoni Se Potete" di Luigi Magni. Dagli anni Novanta in poi, si è andati verso l'orlo del baratro, e poche sono state le pellicole di successo, come "Mediterraneo" di Gabriele Salvatores (Vincitore dell'Oscar come Miglior Film Straniero"e "La Leggenda del Pianista sull'Oceano" di Giuseppe Tornatore.
Dal 2000 in poi, che dire, è incominciata, chiamiamola "l'era delle commedie e dei cinepanettoni", e in certo qual modo, gli unici film abbastanza interessanti sono stato quelli come "Gomorra" o come l'ultimo "Il Gioiellino", che hanno un po' rappresentato un ritorno alle nostre radici artistiche del "Neorealismo". Speriamo bene.
Ciao!!