a mio parere:
- il cervello è molto più debole di quanto crediamo, anche se non siamo bambini o scemi, come qualcuno crede.
Questo se vogliamo guardare può essere negativo come può essere positivo in quanto, se così non fosse, non avremmo neanche tutta questa capacità di apprendimento... alla fine, fin da quando siamo piccoli, non facciamo altro che immagazzinare informazioni su informazioni...
- in alcuni casi può avvenire anche l'imitazione ma secondo me non è questo il pericolo "maggiore"... qui effettivamente bisogna o essere bambini o non avere molto buon senso, perchè se vedo una scena di omicidio, la memorizzo, si, ma non sono obbligato a ripeterla!! la ragione mi dice di non farlo!!!!
- quello che, secondo me, è il vero pericolo è l'ABITUDINE a vedere in continuazione violenza su violenza e la conseguente ACCETTAZIONE di questa come una cosa NORMALE. Con questo non voglio dire che dobbiamo fingere che la violenza non esista, anzi! La violenza esiste nella finzione come nella realtà... però sono convinta che il continuo vedercela passare sotto gli occhi ci rende INDIFFERENTI...
indifferenti in tutti i sensi, in quanto quello che manca è lo stupore, il metro di misura che ci permette di valutare quanto una cosa possa essere spregevole (o anche lodevole, perchè anche le cose positive ci passano sotto gli occhi senza farci nè caldo nè freddo).
Il sangue, la morte, il sadismo... non fanno più impressione (non me la prendo tanto con i film di fantascienza o di guerra , piuttosto con i film sadici/splatter....), anzi, sembra che vederli "esorcizzi" la paura... e infatti è così, purtroppo però non mi sembra una cosa molto positiva in quanto non aumentiamo il coraggio, ma l'indifferenza, facendo l'abitudine a quello che vediamo. forse sarebbe più utile continuare a spaventarci di fronte a certe cose... avremmo l'impressione di essere più deboli, ma se non a altro avremmo anche ben ferma l'idea che certe cose non dovrebbero stare nè in cielo nè in terra... nè in televisione, nè nella testa della gente!
in conclusione il vero pericolo non sta nell'imitazione pari pari di ciò che si vede, ma nel costante cambiamento di mentalità.
percepiamo davvero così tanto il confine tra realtà e finzione? ma soprattutto siamo veramente così indipendenti da quanto ci viene proposto dai mass media? siamo davvero così razionali e liberi di fare le nostre scelte indipendentemente da quanto ci viene proposto??
molti diranno "si, certo" se non siamo bambini o scemi...
io credo che pensare di essere "onnipotenti" (io faccio le mie scelte, niente può influenzarmi, queste sono tutte cazzate da psicologi) ci renda molto più influenzabili rispetto a quando, ammettiamo di essere deboli di fronte ad una comunicazione fortissima come lo è al giorno d'oggi, cosa che invece ci permette di metterci sulla difensiva, pur senza diventare persone che hanno paura di tutto e vedono il male dappertutto...