Domanda:
Finalmente sono riuscito a vedere THE COUNSELOR del mio regista preferito Ridley Scott!?
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2014-01-25 16:16:07 UTC
Prima di parlare del film volevo fare una piccola premessa e cioè che basta vedere la sua filmografia per notare subito che effettivamente quel regista britannico, ha sperimentato un pò di tutto nella sua vita, sfornando vari generi dall'ormai lontano e stupendo I DUELLANTI del 1977. Qui dirige un film con un cast eccezionale, anche se la tematica della malavita+traffici+burattinaio non è nuova. In questo film il regista conferma MICHAEL FASSBENDER, dopo aver interpretato il ruolo dell'andriode DAVID nel precedente PROMETHEUS ed effettivamente credo proprio che la scelta sia stata assolutamente azzeccata, perchè questo ragazzo tedesco-irlandese, sa immedesimarsi con perfezione nei suoi ruoli drammatici. Detto questo, personalmente mi aspettavo un pò di più dal mio regista preferito, perchè sono consapevole delle sue capacità indiscusse come regista, ma probabilmente questo film si perde un pò nella sua sceneggiatura e non tanto per i dialoghi, ma bensì per il difficile collegamento tra i vari personaggi che compongono questa trama architettata in modo forse troppo distante e disunita tra i rispettivi ruoli. Questo film mi è sembrato anche un pò troppo prevedibile e questo lo si capisce già quasi dall'inizio, in quanto il personaggio di FASSBENDER che vuole entrare in un grosso affare come investitore, viene più volte avvisato delle difficoltà e problematiche che potrebbe incontrare, come è stato anche prevedibile il personaggio-burattinaio di CAMERON DIAZ con un finale che non sorprende nessuno e dove la componente principale di tutta la storia risulterà l'avidità più spietata. Altra componente fondamentale del film è sicuramente l'aspetto psicologico dei personaggi che, inesorabilmente e in modo forse troppo rassegnato arriveranno alla loro tragica fine, perchè consapevoli che per quall'affare di droga andata male, per loro non c'era più scampo e che comunque i potenti cartelli della droga, o torto o a ragione, o solamente per un piccolo dubbio, non gli avrebbero fatta passare liscia, anche se poi la verità risiederà altrove. Una nota positiva potrei darla all'aspetto realistico del film per quanto riguarda la malavita di quella zona e cioè tra il confine americano e messicano, dove alcuni accorgimenti di quella criminalità è stata ben messa in mostra. Personalmente questo film l'ho percepito come tanti altri e cioè normale nel suo complesso, quindi non bisogna aspettarsi nulla di nuovo, anche perchè quelle tematiche e sul quel confine, sono stati già spesi chilometri e chilometri di pellicole. E' un film con poca azione e dove si percepisce quella pressione psicologica e sempre più maggiore e continua sui personaggi, dove spicca sicuramente su tutti il bravissimo MICHAEL FASSBENDER che mi è piaciuto davvero tantissimo. Pur trattandosi di un film diretto dal mio regista preferito e grazie anche soprattutto ad un cast eccezionale con attori assolutamente all'altezza nei propri ruoli, e considerato gli aspetti che ho riportato poc'anzi, a questo film, personalmente gli voglio attribuire un meritato 6,5 anche se consapevole già a priori che molti recensori non saranno così clementi come me in relazione alla sceneggiatura non proprio ottimale.
Buona Domenica a tutti!
Tre risposte:
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2014-01-26 12:51:45 UTC
Io ho avuto un dietro front clamoroso a causa di questo film.

Sarà che l'attendevo troppo, troppo tempo e che speravo in una sorta di rinascita di Scott dopo avermi delusa profondamente con film come "Prometheus" e "Robin Hood", il primo agghiacciante da quanto mal realizzato è, il secondo alquanto inutile. Forse per queste ragioni ed anche per il cast ed il soggetto di McCarthy che m'intrigavano molto, che sono entrata in sala con la più assoluta positività, e ho mantenuto un sorriso stampato nel corso di tutto il film. Fin quando, qualche giorno più avanti, dopo che l'effetto euforico da "attesa impaziente di un film" era calato, mi sono detta "Ma che film ho visto?".

Così sono tornata al cinema e questa volta con mille punti interrogativi, della serie "Ma ero in me quel giorno? Sicura che non mi abbiano sedata?". Sospetto veramente sia così, perché quando sono uscita dalla sala alla seconda visione di "The Counselor", la mia espressione facciale era più o meno quella del Sindaco del paese di Halloween nel film "Nightmare Before Christmas", e non intendo la faccia gioiosa!

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Le uniche cose che funzionano, secondo me, in questo film sono la regia ed il cast (con qualche eccezione). Sul piano registico a Ridley Scott non gli si può dire nulla, e per quanto riguarda gli attori, Fassbender è l'opposto dell'inespressività, sicuramente non spicca come in "Shame" ma sfodera quel sorriso sadico al momento giusto e sa essere essere commovente e straziante quando deve; Penelope Cruz ha avuto una piccola parte ma ha comunque fatto bene; Javier Bardem è impeccabile, oserei dire che è quasi sempre una garanzia questo attore; Cameron Diaz non mi è affatto dispiaciuta, finalmente un ruolo che non fosse quello dell'oca giuliva, in questo film è gelida, accattivante e, come prevedeva il suo ruolo, eccessivamente sexy. Forse l'unico ad avermi detto poco nulla è stato Brad Pitt.



Il difetto più grande di questo film credo sia la mancanza di spiegazioni e tutti quei salti logici che non trovano fondamenta. Manca di consequenzialità insomma!

I personaggi sono alquanto vuoti e l'unico che mi ha colpito è stato quello di Malkina (Cameron Diaz). Mi sono accorta nella seconda visione che il personaggio di Fassbender non ha nemmeno un nome, viene semplicemente chiamato "avvocato". Questi personaggi sono poco caratterizzati, hanno in comune solo quel voler sopravvivere a tutti i costi.



I dialoghi invece mi sono piaciuti, forse un po' troppo teatrali, ma perfettamente legati al concetto della caccia, dell'essere predatore e preda. Alla fine il film vuole approfondire la natura umana contrapponendola ed associandola a quella dell'animale (siamo poi così diversi?) ma è un ragionamento che si fa in seguito, non di certo mentre si guarda il film, anche perché la pellicola non rileva proprio nulla, come se dopo tutte quelle domande poste non sia altrettanto importante dare delle risposte.



Insomma, avrei apprezzato molto di più questo film se avesse fornito le giuste spiegazioni e non lasciato tutto al caso, all'ignoto anzi. Finisce per essere un film di genere con scene estremamente violente contrapposte a perle di saggezza che però non etichettano affatto il film come intellettuale, ma come un esercizio di stile e nulla di più.



Non so dargli un voto, mi ha delusa ma non di certo tanto quanto ha fatto "Prometheus". Non voglio considerare affatto finito Ridley Scott, in passato ha fatto grandi (grandissime) cose e dunque non lo crocifiggerò per tre pellicole scadenti, chi più chi meno.

Staremo a vedere se in futuro saprà ritornare agli anni d'oro.





Ciao Maury :)
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2014-01-26 02:36:16 UTC
ha ha ha maury un sei e mezzo è molto vicino al sei che hai tributato alla grande bellezza, in pratica pur se cerchi di addolcire la pillola il film deve averti schifato! anche a me scott ha sempre intrigato molto ,mi fa piacere che nomini i duellanti film eccezzionale, ma proprio per questo non posso perdonargli due tonfi clamorosi come questi, prometheus e the consoleur.fassbender pure lui mi piace ,ma nella parte infima confezionata da scott non mi è sembrato a suo agio. come per prometheus il difetto più grosso del film è la totale assurdità della trama e il soggetto che pare scritto da un rincojonito. capisci che qualunque sceneggiatore partendo da basi come quelle non può arrivare molto in alto! poi è evidente che in entrambi i film manca quel tipo di atmosfera che caratterizza MOLTI FILM DI SCOTT specialmente i suoi più riusciti . quello di cui parlo è evidentissimo in balde runner ,ma si nota molto bene anche nei duellanti, legend, le crociate ecc. insomma quel pizzico di surreale che solo grandi registi sono in grado di mettere in scena e che trasportano lo spettatore in un mondo per così dire incantato.
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2014-01-26 08:25:16 UTC
Sarà che a me Ridley Scott non è mai piaciuto, ma questo film mi da solo la conferma che lui è un regista sopravvalutato. "The Counselor" è un film di merd@



Banale, volgare, noioso, prevedibile, dialoghi assurdi, regia piatta, Fassbender inespressivo, Cameron Diaz che si masturba su una Ferrari gialla, scene di sesso esplicite che non servono a niente...



Pessimo film, il peggiore di Ridley Scott.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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